Us Alvisiana e Buster Verona hanno iniziato con il piede giusto le rispettive semifinali.
Un vero e proprio “colpaccio” è stato realizzato dai veronesi, che si sono imposti per 70-65 ieri nella lunga trasferta a Feltre. La formazione di Nicola Fenzi, nonostante la partenza ad handicap (-10 in avvio), ribaltava quasi subito l’andamento della gara sospinta da Tagliareni (20 punti) e Campolongo (13): andando negli spogliatoi sul +6 (31-25) e resistendo nella ripresa ai tentativi di rimonta della locale Joint&Welding (Bettin 22, Dalla Rosa 11, Cassarà 10) che si sono fermati a -2. “Ora c’è da preparare gara 2 – sottolinea la società scaligera –, i bellunesi arriveranno a Verona con smania di rivincita e sarà bello vedere come reagiremo alla pressione. L’appuntamento è per mercoledì ore 21 al CONI. Confidando nel sostegno del nostro pubblico, fondamentale per aiutare i ragazzi in questa difficile prova”.
L’Us Alvisiana di Emanuele Scarpa, invece, sabato sera davanti al proprio pubblico “con una prova molto solida e una grande partenza (25-11 il primo quarto, NdA)” si è imposta d’autorità per 73-52 sulla Revolution. Nella squadra di Cannaregio, ottime le prestazioni di Vianello (20 punti) e Garzia (10 con due triple); tra i castellani, che giovedì sera (ore 21) proveranno a portare la serie a gara-3, miglior marcatore si è confermato Fabio Cimador, ma con 10 punti.
Nel secondo e decisivo turno dei play out, la serie Sita Paese-Redentore Este è andata alla “bella” (domani sera, ore 21). Ieri, infatti, i “Reds” atestini (cinque giocatori in doppia cifra, tra cui i fratelli Raffele e Riccardo Guarini rispettivamente con 19 e 16) hanno pareggiato vincendo in casa per 75-67 una gara nella quale hanno inseguito tre quarti (nelle fila trevigiane, Nasato 17, Russo 13 e Butera 12). La quinta retrocessione stagionale, invece, è del Vigodarzere che abbandona la categoria dopo cinque anni di militanza. La formazione di Alberto Bettella è stata sconfitta per 65-55 sabato sera a Fossò, nella gara di ritorno con il Riviera; ad acuire il rammarico dei padovani, l’andamento della gara: un “Vigo” al limite della perfezione (Cocchi 12 punti con due triple) e seguito da un caloroso pubblico, faceva l’andatura nel primo tempo (andando negli spogliatoi sul 32-19) ma si è poi “spento” nella ripresa, quando perdeva l’ispirato play Tahiri per infortunio (“un brutto fallo avulso dal gioco” il commento) e non riusciva più a contenere Andrea Casarin (25 punti con sette triple) ben supportato da D’Este (17). “La delusione è molta – ha ammesso il giovane coach –. Si è conclusa una stagione sfortunata per mille motivi; iniziata tra le mille difficoltà e finita sulla stessa riga dovendo rinunciare all’ultimo ad un giocatore importante e perdendone uno fondamentale durante il match. Ma lo sport è così e ti riesce a mettere di fronte a mille difficoltà. Tra queste difficoltà noi siamo riusciti a rimanere a galla. Purtroppo dopo aver brillantemente superato il primo turno di Play Out, ci siamo arresi ad una squadra più esperta (sotto tutti i punti di vista) nel secondo turno, ma non senza lottare e crederci fino all’ultimo secondo!”.