Si è conclusa domenica la stagione regolare della Serie B Old Wild West (nella foto-copertina la classifica del Girone B). Un primo bilancio per le cinque formazioni venete della categoria, dunque, vede: tre qualificate ai Play Off (Belcorvo Rucker SanVe, Gemini Mestre e Civitus Allianz Vicenza); una che mantiene la categoria (Antenore Virtus Padova); ed una, infine, che dovrà conquistare la salvezza ai Play Out (Secis Bc Jesolo). Nel consueto “borsino” di Palladue, abbiamo provato a stilare un giudizio più articolato: tenendo conto, ovviamente, dell’ultima giornata di campionato; ma analizza l’andamento stagionale, proiettandosi appunto alla post season… 

Di bilanci e tabelloni Play Off e Play Out (riepilogati nelle foto), si è parlato anche ieri sera nello speciale della trasmissione “CafèSport”. Erano ospiti i presidenti di Mestre e San Vendemiano, Guglielmo Feliziani e Antonio Guberti, l’allenatore di Vicenza Cesare Ciocca ed il Direttore generale della Virtus Padova Nicola Bernardi:

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CHI RIDE

RUCKER SANVE. L’ultima di campionato, per la formazione di Marco Mian, è durata… la palla a due. I bianconeri, infatti, si sono imposti per 63-43 su Jesolo toccando già nel primo tempo anche il +30 (sic!). La formazione di casa, che ha tenuto a riposo capitan Vedovato e fatto esordire il nuovo acquisto Lorenzo Passoni (nella foto Incastro, suo il canestro del massimo vantaggio), è partita fortissimo (11-0 al 5′) ed ha visto Baldini e Verri migliori marcatori (16 punti entrambi) ma soprattutto un convincente Gatto da “doppia doppia” (10 punti e 11 rimbalzi). La Rucker Sanve chiude la stagione al 3° posto, il miglior risultato di sempre (era seconda in classifica nella stagione 2019-2020 interrotta per la pandemia). Al primo turno dei play off, inserita nel tabellone 2 (che vede anche la Ueb Cividale) affronta i toscani del Basket Golfo Piombino, giunti sesti nel girone A e guidati dal coach padovano Massimo Friso: Gara1 è domenica al PalaSaccon (ore 18).

VICENZA 2012. La matematica qualificazione ai Play Off è giunta all’ultima giornata, grazie alla sofferta vittoria per 69-63 sulla Np Olginate mandando quattro giocatori in doppia cifra (capitan Bastone trascinatore con 17 punti, Piccone 15, Cecchetti e Sebastianelli 12) cui deve essere aggiunta una solida prestazione di Petracca (11 rimbalzi), ed anche per questo al termine la festa sul parquet è stata ancora più grande (nella foto). Va detto che la formazione di Cesare Ciocca – seppur con rendimento a tratti altalenante dovendo far fronte a diversi infortuni nell’arco della stagione – è sempre rimasta nella “parte nobile” della classifica: per la società berica, la quinta partecipazione in sette stagioni (bel traguardo!). Conquistato il sesto posto in classifica, i biancorossi ora dovranno affrontare la “corazzata” Omegna: squadra partita con ambizioni di promozione e vincere la regular season poi chiusa soltanto terza nel girone A: la prima sabato in Piemonte. “Vicenza non parte favorita ma, ne siamo sicuri, darà battaglia” rivela l’ufficio stampa.

CHI PIANGE 

VIRTUS PADOVA. Un triste arrivederci. La formazione di Riccardo De Nicolao si è congedata domenica dal suo pubblico, accorso al palasport di Rubano numeroso, con una prestazione decisamente sottotono: 78-49 il risultato finale per Lumezzane, che aveva bisogno dei due punti per centrare la salvezza. I neroverdi, dopo un primo quarto “horror” (6-25), non hanno avuto la forza di reagire; ed anzi, nel finale, sono “sprofondati” a -31. Al di là delle differenti motivazioni tra le due squadre, per i padovani non mancano altre attenuanti: erano privi del loro veterano e certezza Michele Ferrari, alla Virtus dal 2018 (100 partite) premiato prima della gara come MVP della stagione (nella foto) in cui ha viaggiato a 15 punti di media in 32′ e 21 di valutazione, nei dieci solo per onor di firma a causa dell’infortunio alla caviglia rimediato nel finale della gara di mercoledì a Monfalcone (gara che ha decretato la fine dei sogni play off…) e del giovane e talentuoso Marangon bloccato da un malanno alla schiena. Nelle loro fila, degna di nota solo la prestazione in “doppia doppia speculare” di Calvi (nella foto): 11 punti ed altrettanti rimbalzi. Però, appunto, terminare così è davvero un po’ triste: anche perché l’obiettivo minimo stagionale, la salvezza, è stato comunque raggiunto…

CHI ASPETTA…

MESTRE 1958. La formazione di Andrea Ferraboschi chiude al 4° posto. Posizione comunque di rilievo (garantisce il fattore-campo) ma che, dopo la sontuosa prima parte dei Grifoni con dieci vittorie consecutive in apertura, lascia un po’ di amaro in bocca. Soprattutto nella parte conclusiva: la sconfitta maturata a Bergamo per 79-73, peraltro ininfluente e chiudendo con quattro giocatori in doppia cifra (oltre alla consueta certezza Bortolin, 14 punti e 12 rimbalzi, Drigo 13, nella foto di Sandro D’Angelo, Dal Pos e Casagrande 10 a testa), è infatti la quarta nelle ultime cinque giornate. Non esattamente il miglior “biglietto da visita” per la serie di Play Off con la quinta del Girone A, Pavia (nel tabellone che vede anche Vicenza), che si annuncia molto equilibrata ma nella quale proprio il tifo mestrino potrà fare la differenza: il via domenica al “PalaVega” (ore 18). Ed i Play Off saranno la “cartina di tornasole” per valutare la stagione, dato che il presidente Guglielmo Feliziani ha ribadito anche di recente di voler puntare alla Serie A in tre anni.

BC JESOLO. La resa dimostrata nell’ultimo turno (in cui, potenzialmente, poteva almeno guadagnarsi il fattore-campo) desta un po’ preoccupazione. La formazione di Giovanni Teso, che a San Vendemiano ben presto gravata di falli (Bovo, Malbasa e Busetto già con tre nel secondo quarto) ha avuto un Quaglia da “doppia doppia” (10 punti e 11 rimbalzi, nella foto di Emma Iris Zorzan), deve assolutamente ricaricare le batterie e recuperare gli acciaccati. Alle porte, infatti, c’è la “roulette russa” dei Play Out in una serie al meglio delle cinque gare contro Crema (Gara1 domenica in trasferta): contro i lombardi, tra l’altro, entrambe le gare di stagione regolare si sono concluse con sconfitte di tre punti.