“And the winner is…”. Magari non con il medesimo pathos, o la stessa eco mediatica, ma sabato mattina si è rinnovato per il terzo anno consecutivo l’atteso appuntamento con “Gli Oscar del Basket Padovano”. La kermesse nata da una felice intuizione di Rolando “Rolly” Marchi, talentuoso ex giocatore padovano e mente immaginifica tra i fondatori della squadra Stingers Old Saccisica, che si avvale della collaborazione dei giornalisti specializzati della carta stampa locale (le testate “Il Gazzettino” e “Mattino di Padova”), premia i protagonisti del movimento padovano. L’edizione 2019 si è tenuta, per la seconda volta in tre edizioni, nella location del “Ristorante Miravalle” di Montegrotto Terme. Intervenuta in rappresentanza del Comitato provinciale, la consigliera Rossella Biliato ha voluto ringraziare gli organizzatori «sempre così appassionati nel propagandare questo meraviglioso sport» ed augurato che i premiati possano essere «un esempio per i più giovani». La mattinata è stata così all’insegna di questo tema: il basket di ieri che premia quello di oggi. E al di là delle premiazioni, ha finito per arricchirsi di tanti aneddoti e storie.
Sono stati premiati due padovani “eccellenti”, che si sono contraddistinti fuori provincia: Daniele Magro, centro della Dinamo Sassari con cui l’anno scorso ha vinto la Fiba Europe Cup raggiungendo la finale scudetto (ha ritirato il premio la mamma Alessia Bion dedicandolo – a nome di Daniele – a Massimo Gardin, il suo primo istruttore scomparso prematuramente), e Michele Benfatto rientrato ora a Padova (al Bam in serie C Gold) dopo una carriera tra A2 e serie B e negli ultimi anni “bandiera” e capitano della Baltur XIV Cento.
Migliori giocatori della scorsa stagione, dopo aver coinvolto per la prima volta anche gli allenatori delle formazioni padovane, sono stati eletti: Davide Andreaus, capitano della Guerriero Ubp (e 2° miglior marcatore della C Gold a 19,1 punti di media) e Monica Tonello del Fila San Martino di Lupari. Per quest’ultima, come per Gianluca “Larry” Abignente votato miglior coach (entrambi erano impegnati nel “Memorial Jernej Gortnar″ a Kranj, in Slovenia, chiuso al 2° posto) ha ritirato il premio il direttore sportivo delle “lupe” Leopoldo Carraro. Che, a sua volta, è stato premiato insieme al collega Roberto Rugo dell’Antenore Energia Virtus. Sempre della Virtus, prima squadra maschile cittadina, è stato premiato anche il capitano Federico Schiavon per la sua lunga militanza (giunto quest’anno all’ottava stagione consecutiva, la decima vista anche le due in precedenza da “under”). Migliori giovani, invece, sono risultati: Beniamino Basso dell’Antenore Energia Virtus e nazionale Under 18, ora ingaggiato con contratto quadriennale dalla Victoria Libertas Pesaro di serie A; e Giulia Biondi del Thermal, ex nazionale Under 15 e protagonista nella promozione in serie B con la società aponense. Un’altra promozione, quella storica in serie C Silver ottenuta dal Roncaglia (senza sconfitte, almeno fino a risultato acquisito), ha fruttato infine il premio di miglior coach ad Andrea Penso.
C’è stato anche un vero e proprio momento amarcord. In primo luogo, il riconoscimento al “Quintetto Storico del Petrarca”: Alberto Tonzig, Gianluigi “Giangi” Jessi primo olimpionico padovano, Luigi Peroni, Pino Stefanelli e Justo Bonetto (post mortem, lo ha ritirato il figlio Gherardo altra “bandiera” bianconera) più Alberto Toniolo ovvero la squadra che nella stagione 1965-66, guidata dal mitico Aza Nikolic e potendo schierare nelle sue fila un “top player” assoluto quale Doug Moe, raggiunse il 3° posto in una serie A unica a 10 squadre. Altri riconoscimenti sono andati a: Gino Dal Porto, dirigente di lungo corso della Pierobon altra società del centro storico, e Paolo Briani fondatore del Thermal Abano che proprio quest’anno festeggia il suo 50° anniversario premiato dall’assessore del Comune di Abano, nonché titolare del “Miravalle”, Giampietro Bano.
(Nelle foto: I due padovani “eccellenti” Davide Andreaus e Michele Benfatto, futuri avversari nel derby padovano di serie C Gold Guerriero Ubp-Bam; Il “quintetto storico” del Petrarca).