Il punto sul campionato di Promozione

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Oltre ai campionati di serie C Gold e Silver, in questo fine settimana termina il girone di andata anche in Promozione. Un campionato esaltante che riveste grande interesse, favorito anche dall’avvincente formula stabilita dalla Fip nelle ultime stagioni: alla prima fase, organizzata in gironi con criteri di vicinorietà, seguono i tabelloni inter-provinciali di play off (con in palio le cinque promozioni in serie D) e play out in cui tutto, ovviamente, viene rimesso in discussione.

Ben quattro dei cinque gironi “cittadini”, l’andata si è chiusa con capolista solitarie: su tutte, spicca il Vicenza 2012 guidato da Massimiliano “Max” Giugni (che alla guida della squadra principale aveva già ottenuto una storica tripla promozione consecutiva, passando tra il 2012 e il 2015, dalla serie D alla B nazionale), tra l’altro rinomato scrittore di gialli, di recente celebrato per lo storico traguardo delle 2000 panchine: “In mezzo – ha commentato, visibilmente emozionato, sulla sua pagina Facebook –, 35 anni, 61 campionati, 57 tornei, due Decio Scuri. Centinaia e centinaia di giocatori. Sono un privilegiato, innamorato della pallacanestro da sempre e, insegnandola, sempre persuaso della sua magia. La magia di un pallone che volando fino ad unire le sue righe sembra sorridere tentando di centrare il canestro”. I biancorossi, sbaragliando letteralmente la concorrenza, sono imbattuti con 12 vittorie su altrettanti incontri. Le altre squadre in vetta, sono: Valdobbiadene a Treviso (con PSG Quinto a ruota); l’Usmi nel girone di Padova e Rovigo (seguita dal Cus); e XXL Pescantina a Verona (in questo caso, con due dirette inseguitrici: il retrocesso San Giovanni Lupatoto e Sommacampagna). Nel Veneziano, invece, sono due le squadre appaiate in testa: Spinea ed Eraclea, con la prima vittoriosa però in casa nello scontro diretto (65-61, 8. giornata).

La classifica generale dei marcatori, infine, è stata fin qui letteralmente dominata da Francesco Di Fonzo. La talentuosa ala forte, 2.00 classe ’94, di formazione Virtus Padova e già nel giro delle nazionali giovanili, con i suoi 20 punti di media ha contribuito (non poco!) al primato dell’Usmi. Ora però, come peraltro previsto, abbandona però la sua squadra: ritorna a Londra, per motivi di studio (dopo essersi brillantemente laureato nell’estate 2016 con 110 e lode in Economia e Commercio a Padova, frequenta la LSE – The London School of Economics and Political Science) e lavoro.